Ciò che colpisce a prima vista osservando la configurazione di un buon subacqueo “tecnico” è l’uso, divenuto pressoché universale, di una frusta lunga tra i 150 e 210 centimetri per l’erogatore principale. L’uso della frusta lunga ha molti vantaggi a fronte di pochi svantaggi tanto che oggi viene ampiamente utilizzata anche nella subacquea ricreativa e addirittura vi sono didattiche che la utilizzano fin dai corsi base.
La necessità di un frusta così lunga nasce in ambiente speleo sub dalla necessità di poter viaggiare in fila indiana nei passaggi più stretti anche quando si sta donando il gas al compagno. Questo garantendo che entrambi i subacquei possano mantenere il contatto con il filo d’Arianna. La soluzione migliore è perciò quella di montare l’erogatore che verrà donato su una frusta lunga quanto il subacqueo, in modo da mantenere agevolmente questa posizione.
Esempio di uso della frusta lunga tratto dal manuale della NSS National Speleological Society:
Ma quanto dovrebbe essere lunga una frusta? La risposta giusta sarebbe, come per tutte le fruste: quanto serve, ovvero lunga abbastanza da svolgere la sua funzione senza essere inutilmente lunga con il rischio di creare asole o pieghe che potrebbero facilmente impigliarsi. La lunghezza giusta sarebbe perciò quella del mio compagno – se adotto la tecnica del ricevente davanti, donatore dietro – o pari alla mia altezza se adotto la tecnica inversa – donatore davanti, ricevente dietro. Il che porterebbe ad un proliferare di lunghezze diverse, senza alcuna standardizzazione.
Bill Hogarth Main, esponente del WKPP (Woodville Karst Plain Project), si rese conto che nei team di esplorazione di grotte lunghe e profonde, avere una configurazione semplice, minimalista e uguale per tutti i membri del team presentava enormi vantaggi. Nacque così la configurazione hogarthiana, dal nome del suo ideatore, che ha il suo punto di forza, oltre che nella sua razionalità, proprio nel fatto che essa è rigidamente standardizzata. È una configurazione identica per ogni membro del team e speculare, ovvero ognuno può facilmente controllare quella del compagno come davanti ad uno specchio e identificare e gestire rapidamente eventuali guasti. I vantaggi di questa configurazione l’hanno resa la più popolare non solo tra gli speleo sub ma in tutta la subacquea. E questo non comprende solo la frusta lunga, vediamola in dettaglio.
L’erogatore principale con la sua frusta, 210 centimetri di lunghezza standard, va posizionato sul primo stadio di destra. Perché proprio a destra? Perché come noto le rubinetterie si aprono in senso antiorario e si chiudono in quello orario. In un passaggio angusto potremmo strisciare la rubinetteria contro il “soffitto”, famoso roll-off : il rubinetto di sinistra potrebbe venir chiuso mentre quello di destra, al massimo, verrebbe completamente aperto, nulla di grave, quindi. In caso di condivisione d’aria noi staremo respirando dalla frusta corta ed il nostro compagni utilizzerà la frusta lunga, quindi per quanto detto sopra si chiuderà il backup quello con frusta corta ed un subacqueo ben addestrato non avrà probemi ad aprire il primo stadio.
Molti potranno chiedersi: la frusta lunga peggiora le prestazioni dell’erogatore? No, non in maniera significativa. Le decine di migliaia di immersioni, anche molto profonde, condotte utilizzando la frusta lunga dimostrano che la perdita di prestazioni è insignificante per erogatori di buona qualità. Se un erogatore non fosse abbastanza efficiente per l’uso con la frusta lunga, non sarebbe in grado di fornire una quantità di aria sufficiente ad un subacqueo in situazioni di stress nemmeno se montato su una frusta corta. Semplicemente sarebbe un erogatore da non utilizzare.
Avendo montato l’erogatore principale a destra, quello secondario verrà necessariamente montato sulla rubinetteria di sinistra, con la frusta che passa dietro al collo e si presenterà alla bocca del subacqueo da destra. Viene trattenuto in posizione sotto il mento mediante un anello di corda elastica. La lunghezza della frusta deve essere tale da permettere al subacqueo di ruotare completamente la testa a sinistra con l’erogatore in bocca. Una frusta troppo lunga potrebbe creare delle anse pericolose che inoltre riducono l’idro dinamicità, la lunghezza standard è di 60 cm.
Per le medesime ragioni viste per l’erogatore principale, è opportuno che anche la frusta del GAV venga montata a destra. La frusta sarà lunga quanto necessario per collegare comodamente l’apparato di gonfiaggio senza creare anse. La lunghezza della frusta è solitamente di 55-60 cm, ma dipende ovviamente dalla lunghezza del corrugato.
Se il GAV è a destra, la frusta per la stagna sarà conseguentemente a sinistra in modo di avere i due ausili alla galleggiabilità montati su rubinetti diversi. Questo naturalmente a meno che non si faccia uso del bombolino dedicato, il quale, comunque, viene montato a sinistra con una frusta di misura diversa. La misura dipende se monato sullo schienalino o sul bibobmbola e può variare da 56 a 70 cm. Ma si deve tenere ovviamente conto della corporatura e della posizione della valvola di carico. Un buon corso base di immersioni tecniche di potrà sicuramente aiutare nella scelta della frusta più corretta per il bombolino dell’argon.
Infine la frusta del manometro, che verrà posizionato a sinistra. Oltre a una questione di praticità e di non intralcio con la frusta lunga dell’erogatore principale, una buona ragione è che così montato il manometro può indicare se c’è qualche problema alla rubinetteria di sinistra. Se, infatti, pur respirando regolarmente dall’erogatore principale – che, ricordo, si trova sul rubinetto destro – vedo che la lancetta del manometro non scende, con ogni probabilità il rubinetto di sinistra si è chiuso, ad esempio a causa di uno sfregamento. Normalmente viene utilizzata una frusta ad alta pressione di 56/60cm. e il manometro è agganciato con moschettone al D-ring.
Il manometro, inoltre, è preferibile che non abbia alcuna protezione, sia per vedere immediatamente eventuali perdite sulle quali intervenire sia per evitare il ristagno d’acqua contro il raccordo con la frusta. Questo, anzi è un ragionamento più generale: è preferibile non usare i proteggi frusta così in uso nella subacquea ricreativa. Come detto il proteggi frusta trattiene l’acqua che potrebbe provocare corrosione. Buona norma perciò sarebbe sfilare il proteggi frusta, risciacquare e poi lasciar asciugare. Conosco pochissimi subacquei che lo fanno e in ogni caso per sfilare il proteggi frusta si effettua sulla frusta stessa una trazione molto più dannosa delle pieghe che il proteggi frusta vorrebbe evitare. D’altra parte un erogatore ben configurato e posizionato non dovrebbe far fare pieghe alle fruste. Per rimuovere definitivamente i proteggi frusta non tirateli con forza ma utilizzate con molta attenzione un cutter incidendo da entrambi i lati.
Riassumendo queste le posizioni e le misure standard delle fruste principali, ricordando, per citare il manuale DIR, che “la frusta dovrebbe essere abbastanza corta da star via dal flusso di scorrimento dell’acqua e lunga a sufficienza da consentire di svolgere la sua funzione”.
Lunghezza standard frusta sistema hogartiano DIR |
|
Frusta Erogatore principale (destro) | 210 cm |
Frusta Erogatore backup secondario (sinistro) | 60 cm |
Frusta di Carico GAV (destro) | 55-60 cm |
Frusta di Carico muta stagna (sinistro) | 70 cm |
Frusta alta pressione HP Manometro (sinistro) | 56-60 cm |
Tu quali configurazione e quale lunghezza delle fruste utilizzi ? Preferisci la frusta classica in gomma o la nuova frusta Flexa ?
Ci piacerebbe ricevere un tuo commento