12 Ottobre 2008 – Progetto Esplorazione Alto Garda 2
L’appuntamento è fissato per le ore 8,00 a Navene. Luca e Federico installano l’argano sul ciglio della strada, Livio prepara il generatore, ed il resto del gruppo inizia a trasportare tutto l’equipaggiamento sulla spiaggia. Abbiamo in totale 12 bibo, 30 deco e numerose valigie con attrezzatura per foto e video.
Fortunatamente il gruppo è formato da una quindicina di persone, ed una volta sistemato l’argano, riusciamo a scaricare velocemente l’attrezzatura.
L’obiettivo della giornata è partire dal punto di arrivo della precedente immersione e proseguire l’esplorazione per altri 20 minuti circa.
Le squadre sono così composte: un gruppo di setup, formato da Alessandro e Leonardo, ha il compito di scendere a 60 metri, individuare la cima lasciata durante la precedente immersione e collegare un altro reel dai 50 metri fino alla superficie, in modo tale da agevolare la discesa del gruppo di fondo: un gruppo di supporto, formato da Livio e Gianfranco, che utilizzerà due scooter subacquei per posizionare le 12 bombole da fianco del team di fondo al punto di partenza; un team di clean-up formato da Damiano, Mattia ed Andrea, che raggiungerà in superficie la cima del reel e dopo 20 minuti circa incontrerà il team di fondo tra i 40 ed i 50 metri per riportare il reel nuovamente in superficie; infine un team di fondo formato dal sottoscritto, da Massimiliano, da Nicola e Federico. Con questo sistema dovremo riuscire ad esplorare altri 80-100 metri circa di parete alla profondità media di 100 metri.
In seguito ad un lungo e dettagliato briefing, le squadre si preparano per l’immersione. In superficie Luca coordina i tempi di tutti i gruppi, mentre Marta, Stefano e Sandro, danno assistenza ed aiutano i subacquei nella vestizione.
Iniziamo la discesa, dopo pochi minuti ci accorgiamo che qualcosa non va. Una volta arrivati a 50 metri, capiamo che la cima non è quella che avevamo messo durante la prima esplorazione. Si tratta di qualche altra cima, forse lasciata dai pescatori locali. Decidiamo comunque di continuare. Una volta raggiunto il fondo a 110 metri, ci accorgiamo che il fondale è completamente diverso da quello dell’ultima immersione, a riprova che la cima non è quella giusta. Il fondo non si ferma a 90 metri, ma prosegue per un altra ventina di metri. Decidiamo allora di tornare tenendo la parete a sinistra.
La visibilità è ottima, e questa volta siamo armati di macchina fotografica e telecamera con due potenti illuminatori HID Salvo da 35W.
Dal fondale fangoso si innalzano numerosi massi di notevoli dimensioni, ma purtroppo non troviamo niente di quello che stavamo cercando. Allo scadere dei 18 minuti iniziamo la risalita e a 98 metri ritroviamo il barchino della prima esplorazione. Questa volta abbiamo più tempo per studiare il piccolo relitto e fare qualche foto. Con disappunto capiamo che si tratta di una barca di pescatori, e non di un barchino militare.
Iniziamo a risalire, e dopo una lunga decompressione siamo fuori dall’acqua.
Il resto del gruppo ci attende in superficie.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti è di dovere, senza il loro aiuto non saremo riusciti ad effettuare con tale facilità questa esplorazione.
Nella prossima giornata avremo a disposizione due nuovi scooter subacquei con autonomia di un paio d’ore, per poter continuare l’esplorazione.
Composizione squadre e partecipanti :
Team di Fondo – 110 mt / 18 ‘ : Nicola Boninsegna, Massimiliano Canossa, Federico Mattiello, Massimiliano Rancan
Team di Setup – 65 mt / 30 ‘ : Leonardo Belloni, Alessandro Boracina
Team di Supporto – 55 mt / 30 ‘: Gianfranco Cuoccio, Livio Loniti
Team di Clean-up – 45 mt / 20′ Andrea Bertoletti Damiano Doardi Mattia Traverso
Team di Superficie : Sandro Mutti, Luca Perazzolo, Marta Savoldi , Stefano Savoldi
Piano e miscele utilizzate :
Prof.max 110 mt
Tempo 18 min
Run time finale 130 min
Mix fondo 18+18 tx 11/65
Mix viaggio S 80 tx 19/30
Deco 1 S 80 Ean 50
Deco 2 S 40 Ean 99