Palloni Sub, Boe Decompressive, Palloni Deco, Boe sparabili, SMB, Marker, Cazzilli, facciamo un po’ di chiarezza.
LA SUBACQUEA E I PALLONI
I palloni e la legge Italiana
Decreto Ministeriale del 29 luglio 2008 n. 146 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
“Regolamento di attuazione dell’articolo 65 del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171” il quale, all’art. 91 stabilisce che il subacqueo in immersione ha l’obbligo di segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 metri; se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico.
“Il subacqueo deve operare entro un raggio di 100 metri dalla verticale del mezzo nautico di appoggio o del galleggiante portante la bandiera di segnalazione.”
Durante una immersione notturna si deve posizionare sul galleggiante o sul mezzo nautico una luce lampeggiante gialla visibile a 360 gradi. Inoltre stabilisce l’obbligo per ogni subacqueo di portare con se in immersione il pedagno o pallone di superficie gonfiabile in immersione (non specifica dimensioni e valori di spinta di galleggiamento o tipologia), di colore visibile (non specifica un colore) e con una sagola di almeno 5 metri (non specifica la presenza di un rocchetto o altro per avvolgere la sagola) , che in caso di separazione occidentale dal gruppo, deve essere lanciato in superficie prima di riemergere.
La terminologia internazionale, nazionale e il gergo
SMB (inglese) o Surface Marker Buoy, è un galleggiante di superficie usato per segnalare la posizione dei subacquei in immersione, è il classico galleggiante con la bandierina rossa con una banda diagonale bianca che segnala un gruppo di subacquei in immersione. DSMB (inglese) o Deploy Surface Marker Buoy è un segnalatore galleggiante che i subacquei trasportano con sé individualmente in immersione da gonfiare e rilasciare (deploy) in immersione per vari scopi e utilizzi.
- Pallone Decompressivo: è un DSMB strutturato per essere usato durante la fase di decompressione
- Segnalatore o Signal: DMSB strutturato come segnale da inviare in superficie.
Fatti salvi gli obblighi di legge, esaminiamo ora che tipologie di palloni troviamo in commercio.
I palloni DSMB possono essere costruiti in PVC o in LAMINATO spalmato, e considerandone la struttura si possono dividere in 3 gruppi:
- APERTI,
- SEMICHIUSI
- CHIUSI.
1) Palloni DSMB APERTI
In questa tipologia rientrano tutti i famosi “cazzilli” a basso costo che vengono consigliati a tutti i subacquei neofiti che iniziano l’attività subacquea, possiamo descriverli come un cilindro di PVC o laminato spalmato aperti solo da una estremità, la maggior parte presente sul mercato viene fornito di una lamina in piombo inglobata nel tessuto del bordo basso aperto. Il gonfiaggio di questi palloni in immersione può avvenire solo rilasciando aria all’interno dall’apertura. Le tecniche utilizzate per il gonfiaggio dipendono dagli standard didattici delle varie agenzie o federazioni, comunque solo rilasciando aria dal secondo stadio di emergenza o rilasciando aria dal baffo sinistro dell’erogatore principale dopo aver posizionato l’imboccatura del pallone su di esso.
Pro: costo irrisorio.
Contro: arrivato in superficie tende a coricarsi sulla superficie e a sgonfiarsi ricadendo in profondità; per ovviare, è necessario tenere continuamente in tensione il cordino, con mare formato e la presenza di onde rende l’operazione più difficoltosa.
2) Palloni DSMB SEMICHIUSI
Questa tipologia di palloni è così definita in quanto siamo in presenza sempre di un cilindro aperto solo su un lato ma l’apertura è dotata di una valvola a membrana cosiddetta a becco d’anatra. Questa tipologia di palloni DEVE esser sempre dotata di una OPV (Over Pressure Valve – Valvola di sovrappressione), altrimenti se gonfiato in modo corretto in profondità e rilasciato, prima di arrivare in superficie l’aumento di volume dovuto alla riduzione della pressione provocherebbe lo scoppio del pallone. Molti palloni DSMB semichiusi sono dotati anche di valvola di gonfiaggio tramite una frusta di bassa pressione (GAV o muta stagna) o anche a bocca. Questa ulteriore dotazione rende questi palloni molto flessibili nell’utilizzo. La valvola in dotazione, a differenza di quella presente su un monocomando di un GAV o su una valvola di carico di una muta stagna, non presenta la scanalatura di blocco della frusta, quindi per gonfiare il pallone, una volta inserita la valvola nella frusta di BP bisogna tenerla premuta per il tempo necessario al gonfiaggio e poi semplicemente rilasciata. Nel caso di gonfiaggio a bocca è sufficiente tener premuta la valvola contro le labbra durante l’insufflazione. Il terminale della valvola di carico può essere in materiale plastico o in metallo. Se presente in materiale plastico fate attenzione durante l’utilizzo a non danneggiare il dentello terminale che se danneggiato non vi permetterà più l’utilizzo di una frusta BP per il gonfiaggio.
Palloni DSMB CHIUSI
Questa categoria di palloni è così definita in quanto siamo in presenza di un contenitore stagno e chiuso. Questa tipologia di palloni DEVE esser sempre dotata di una OPV, Over Pressure Valve (valvola di sovrappressione), altrimenti se gonfiato in modo corretto in profondità e rilasciato, prima di arrivare in superficie l’aumento di volume esagerato ne causerà lo scoppio. I palloni DSMB chiusi sono sempre dotati di valvola di gonfiaggio tramite una frusta di bassa pressione (GAV o muta stagna) o anche a bocca. La valvola in dotazione, a differenza di quella presente su un monocomando di un GAV o su una valvola di carico di una muta stagna, non presenta la scanalatura di blocco della frusta, quindi per gonfiare il pallone, una volta inserita la valvola nella frusta di BP bisogna tenerla premuta per il tempo necessario al gonfiaggio e poi semplicemente rilasciata. Nel caso di gonfiaggio a bocca, è sufficiente tener premuta la valvola contro le labbra durante l’insufflazione.
Pro: arrivato in superficie il pallone resta sempre gonfio anche se adagiato su un lato. Può avere dimensioni in volume generose per gli utilizzi più disparati, può essere usato agevolmente come galleggiante ausiliario in superficie, difficilmente imbarca acqua o perde gas se mantenuto correttamente.
Contro: è impossibile gonfiarlo utilizzando l’erogatore secondario o rilasciando aria dal secondo stadio principale.
IL COLORE DEI PALLONI
A tutt’oggi, a mia conoscenza, non esiste una convenzione codificata sul codice colore dei palloni o DSMB. Non ho presente una standardizzazione didattica sul colore del pallone, ma dalla mia esperienza anche a livello internazionale e dalla produzione attualmente in vendita, ho visto che in Europa viene generalmente accettato che l’emersione di un pallone di color rosso indica una operatività normale, mentre l’arrivo di un pallone giallo in superficie viene catalogato immediatamente come una emergenza in atto con richiesta di assistenza. Il consiglio è di rivedere le convenzioni da stabilire preventivamente con la barca di supporto all’immersione. Da documenti trovati in rete in nord America potrebbe essere invertita la convenzione del codice colore, quindi arancio per l’emergenza e giallo per l’operatività di routine. I vostri palloni devono sempre riportare la vostra sigla ben visibile nella parte alta. Avvisate sempre il supporto in superficie in caso di corsi, o addestramento o semplicemente se volete rinfrescare le vostre abilità nel rilascio del DSMB a fine immersione, eviterete apprensione a bordo. Sul mercato sono presenti anche DSMB a due facce di colori differenti una rossa ed una gialla, consiglierei di lasciarli al produttore.
LE DOTAZIONI ACCESSORIE DI UN PALLONE
Un pallone DSMB dovrebbe esser dotato di un moschettone a singola luce rotante e di un valido sistema di ripiegamento, sicuro e veloce da dispiegare. I palloni generalmente ne sono già dotati come potete vedere dalla fotografia qui sotto.
Nel caso non fosse in dotazione potete facilmente inserire un moschettone come potete vedere dalle fotografie successive, inserendo anche un cordino elastico per ripiegare il pallone tenendone le code lunghe per poterlo dispiegare facilmente anche utilizzando i guanti stagni.
OPERATIVITÀ ED UTILIZZO
In generale un pallone decompressivo ha necessità di avere una quantità di gas sufficiente a fornirgli una spinta di almeno 25 kg la sua forma non è interessante ai fini dello scopo finale, sul mercato ne sono presenti a forma di pera o siluro, quelli a forma di pera sono meno visibili da chi fa supporto in superficie. Per rendere maggiormente visibili i palloni, dovrete fare attenzione a gonfiarli in modo sufficiente. Più si è vicini alla superficie maggior attenzione deve essere fatta nell’insuflare gas nel pallone. Inoltre se volete che il pallone si stacchi visibilmente in modo ottimale sull’acqua, dovrete tenere in tensione il cordino altrimenti questo si coricherà sull’acqua, come potete vedere dall’immagine a fianco. Per concludere dovrete acquistare il pallone con le caratteristiche costruttive adeguate all’utilizzo che ne vorrete fare. Se vi immergete in forti correnti o in oceano o in generale in mari con onda lunga, acquistate palloni molto alti e di colori vivaci per esser visibili anche a maggiori distanze. Qui sotto potete vedere a confronto una serie di DSMB: dai gialli emergenza al chiuso a pera, a quello alto due metri con bande riflettenti sino a DSMB dotato di bombolino autonomo che arriverà in superficie sempre al massimo del gonfiaggio.
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Articolo di Agostino Fortunato
http://www.subacquei.net/
Subacqueo Tecnico dal 1996 negli anni ho conseguito le seguenti certificazioni:
IANTD Advanced Deep Air Diver
IANTD Technical Deep Air Diver
IANTD Normoxic Trimix Diver
IANTD Technical Diver
TDI JJCCR Helitrox Diver
CMAS Nitrox&Trimix Gasblender
Ho seguito corsi di formazione ed attestati per la manutenzione delle attrezzature subacquee presso Mares, Cressi, Technisub, SeacSub
Sono membro attivo della Società Nazionale di Salvamento con la qualifica di Bagnino di Salvataggio ormai da circa venti anni
Istruttore subacqueo da ormai venticique anni con circa mille certificazioni rilasciate, sono attivo tutt’ora in qualità di:
TDI Trimix Instructor
TDI Extended Range Instructor
TDI Advanced Wreck Instructor
TDI Technical DPV Instructor
SDI Recreational Instructor
Nel campo dell’educazione subacquea ho conseguito le seguenti certificazioni professionali e sono stato attivo in passato con le seguenti agenzie e federazioni didattiche:
IANTD Eanx Instructor Trainer
IANTD Normoxic Trimix Instructor
IANTD Eanx Instructor 1996
SSI Normoxic Trimix Istructor
SSI Advanced Decompression Procedures Instructor
SSI Divecon Instructor
SSI Scooter/DPV Instructor
Cmas Monitour 2 stelle
Cmas Monitour Trimix
RAID OC Deco 50 Instructor